Il personale politico di tutti i partiti, periodicamente e a turno, esordisce criticando il palinsesto della Rai, i costi economici non giustificati, i vari favoritismi per assunzioni, ecc.

In una lettera inviata all' Amministratore Rai Salini, riportata nell' articolo del 30.12.2020 sul sito Vigilanza Tv, i deputati di Italia Viva , Michele Anzaldi, Silvia Fregolent e Gabriele Toccafondi affermano quanto segue: “[...] se la Rai ritiene di non essere in grado di rivestire pienamente il ruolo di servizio pubblico nazionale, rinunci al canone. […]. E' necessario che la Rai faccia scelte chiare e se non se la sente di fare una seria programmazione culturale con le altre Tv commerciali, allora dovrebbe confrontarsi realmente sul mercato, senza il paracadute del canone obbligatorio.”

Peccato che il leader degli stessi parlamentari sia stato il promotore e l' ispiratore dell' ultima riforma Rai, che ha costretto gli utenti al pagamento del canone attraverso la bolletta elettrica residenziale compresi i ricoverati in RSA, chi vive all'estero, i residenti non domiciliati e perfino, “udite udite”, i deceduti.

Tancredi, nel famoso Gattopardo di Tomaso di Lampedusa, sosteneva che per non cambiare niente era necessario cambiare tutto.

Si potrebbe adattare questa frase al contesto Rai dicendo” dichiarare di voler cambiare tutto per poi non cambiare niente.”

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